lunedì 14 novembre 2011

Naviganti, la nebbia e il freddo sembrano aver avvolto ogni cosa.

Prima sono uscita per buttare la spazzatura e mi son ritrovata a dare il benvenuto all'aria gelida e all'inverno, non con dispiacere, ma quasi con una sorta di sommessa contentezza.

L'atmosfera è differente, come lo è il profumo dell'aria che cambiando annuncia l'avvicendarsi delle stagioni e il freddo, quando si fa rigido, costringe a cercare il calore altrove.

Ci si fa tutti più vicini, alla ricerca di un'intimità migliore. Condividere gli spazi, non potendo più per esempio usufruire del cortile, può essere faticoso, ma costringe a ripensare al modo di vivere le relazioni.

Questa mattina ho portato Davide a scuola e al rientro ho accettato il passaggio di un'amica, che poi si è fermata da me con suo figlio, più piccolo di qualche mese rispetto ad Elisa, a bere un bicchiere di latte e caffè: giusta ricompensa dopo aver pensato a tutta la famiglia lasciando in fondo sé stessi.

Per la prima volta ho dovuto rendermi conto di quanta grinta possieda la mia piccola femminuccia che, bandita ogni dolcezza, non ha per nulla rinunciato al suo giochino per lasciare che anche il suo amichetto, evidentemente interessato, ci si trastullasse almeno un po'.

E' proprio vero: non ci si può mettere contro una femmina.

Il resto della giornata è trascorso tranquillo. I miei due maschi non sarebbero rientrati se non verso le 17, per cui non c'era motivo di controllare continuamente l'orologio.

Rimaste sole, Elisa ed io, siamo salite e le ho dedicato il piacevolissimo momento della sua toilette quotidiana prima di dare avvio, in tutta calma alle faccende. Che pranzassimo alle 12 in punto, o mezz'ora dopo non avrebbe creato nessun problema, tant'è vero che siamo anche riuscite a stendere la biancheria.

Strano ma vero alle 13 già avevo acceso il ferro. Era presto per portare la piccola a riposare, così mi ha fatto compagnia un po' giocando e un po' guardando i "Teletubbies" in tv.

Non ha dormito poi molto, ma la cosa non mi ha creato particolari problemi, anzi. Le ho anche dedicato del tempo esclusivo sfogliando e guardando le figure di un libro per bambini e poi colorando, fino a quando abbiamo deciso di preparare la merenda in vista del rientro dei fratelli.

Sono arrivati poco dopo, infatti, decisi a rilassarsi davanti a un cartone più che a intrattenersi con me. Nonostante la cosa non mi piaccia, li ho lasciati fare per circa un'ora e poi ci siamo ritrovati nella stanza accanto, davanti al musical sulla vita di Padre Pio.

Elisa e Davide hanno giocato tra loro. Se non si indispettiscono a vicenda riescono a star davvero bene insieme.

Alla fine, riemerso dalla nebbia, è arrivato anche papà. Cena, qualche racconto del giorno appena trascorso e tutto come da routine.

Davide è crollato sul cuscino ed io mi sono intrattenuta col più grande a leggere qualche pagina di un libro per poi addormentare la più piccola.

Chissà! speriamo domani torni a splendere almeno un po' il sole che ieri illuminava così bene ogni cosa.

Per ora però buon notte e buon inverno.

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la mamma

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