giovedì 25 agosto 2011

Giro di boa. Passaggio stretto. Lo si chiami come meglio si crede, fatto sta che se da un lato sul vascello il viaggio sembra proseguire senza troppi intoppi, uno dei componenti della nostra famiglia prosegue a fatica per un cambio di pelle da ciò che è stato a ciò che sarà.

Si tratta di Davide. E' davvero un momento di sofferenza per lui. Vedere il fratello più grande, al quale dimostra di volere un bene dell'anima, crescere e separarsi da lui anche se per brevi momenti, lo mette in crisi.

Ieri Emanuele è stato invitato al cinema da un amico e Davide.... Davide è rimasto a casa. Si sarebbe trattato della prima esperienza per entrambi, ma uno è andato e l'altro è rimasto.

Il tutto è accaduto in un momento difficile da gestire, ma tralasciamo i particolari. Nel giro di qualche minuto è esploso un pianto dirotto, e la ripetizione di poche parole: "Voglio andare anch'io".

Ripescare tutto dal fondo delle anime, avere un visione il più possibile nitida di ciò che si agita nel cuore di tutti i figli, non trascurare nulla, non è semplice. Si rischia di ridurre tutto ad un mancanza di sensibilità da parte dell'uno, che teme solo di essere frenato nel suo desiderio di esperienze nuove, e a semplici capricci da parte dell'altro.

Capire che lasciare andare l'altro a cui si vuole bene, anche solo per un po', non è una perdita, ma un guadagno è una sfida per tutti e se è difficile per un adulto, tanto più per un bambino.

Davide piange e il suo pianto, manifestazione di un dolore, spazza via tutte le nubi fino a far tornare il sereno.

Passata la crisi è stato comunque gentile col fratello. Non ha più cercato di trattenerlo. Quando l'amico è giunto a prenderlo l'ha salutato senza altri "capricci", ed è rientrato in casa a costruire maschere col papà: una per lui e una per Lele.

Al rientro gli ha chiesto com'era andata, se si era divertito e l'ha fatto con tanta amorevolezza. Era veramente interessato a capire se a Emanuele era piaciuto, se si era trovato bene e non ha più pensato alla sua esclusione.

Davide sa amare ed Emanuele ha bisogno di accorgersi di questo amore stupendo che suo fratello gli riserva, senza secondi fini, ma con gratuità.

Nel pomeriggio è venuto un amichetto a giocare con lui, e inizialmente si è mostrato scontroso. Non è contento che siamo noi ad ospitarlo. Dice che ha brutti giochi, ragion per cui preferisce andare a casa sua.

Poi nel giro di poco, grazie alle capacità di coinvolgimento di questo bambino, ha lasciato i cartoni e si è messo a giocare, e han giocato coi giochi che con tanta pazienza e insieme ai suoi bambini ha costruito Maurizio.

Dimostrazione del teorema che l'ingrediente essenziale per giocare è la fantasia.

Nel gioco è ulteriormente venuto in superfice un'altro aspetto della sua personalità. Davide, nonostante noi non l'abbiamo mai abituato ad averle tutte vinte nel gioco, difficilmente accetta di perdere, così reclina la chiglia e vira e con tanto di broncio rifiuta di partecipare al gioco.

Questo amico ha raccontato che anche all'asilo, quando si rincorrevano in cortile cercando di prendersi a vicenda, si comportava alla stesso modo.

Ieri la scusa era: "Corrono tutti più forte".

Nei nostri dialoghi notturni con Maurizio abbiamo parlato di tutto questo e di altro ancora. Davide avrà solo bisogno di vicinanza perché superi da sé le paure che gli impediscono di vivere tante esperienze belle, o bisogna che qualcuno espliciti ciò che sta avvenendo dentro di lui?

Quello che io ho cercato di fare, lì per lì, nella crisi del momento, è stato aiutarlo a recuperare un'immagine positiva di sé, tanto è vero che poi ha voluto aiutarmi a lavare i piatti.

Quante volte perde sé stesso e i suoi desideri nello slancio di andar dietro al più grande!

Nel frattempo stanno risaltando anche tutte le qualità più belle di uno e dell'altro, e al nostro cuore assieme alle preoccupazione arrivano anche tante soddisfazioni.

Arrivino pure i venti ad agitare le onde, ma la fatica del viaggio accresca la nostra fede e ci porti ad approdi ancor più meravigliosi.

Buona giornata naviganti

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La mamma

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