Giornata davvero tremenda! tremenda davvero se si considera che se avessi scritto il giornale ieri sera avrei iniziato in tutt'altro modo, scrivendo di quanto sono belle quelle sere della domenica in cui so che il giorno dopo tutti saremo a casa.
Qualcosa invece s'è messo di traverso fin da subito. Sapendo di avere il lunedì a disposizione con Maurizio già da tempo avevamo programmato di approfittarne per acquistare nuove paia di scarpe per lui e la sottoscritta, ma i maschi non erano d'accordo con quanto deciso.
Nonostante non ci siamo svegliati tardi, cosa che ci avrebbe consentito di affrontare l'uscita con la massima calma, ho perso il conto delle volte che ho dovuto ripetere loro di vestirsi.
Lele è rimasto con la nonna per avere la possibilità di fare i compiti e Davide chiedeva di poter rimanere anche lui. Permesso negato e per affrontare la noia che gli provocava la situazione non ha trovato di meglio che rincorrere sua sorella fra gli scaffali dell'esposizione.
Rientrati è stato un problema metterli a tavola, non farli litigare, e poi, e poi, e poi... fino a sera che ancora le corde vocali ci fanno male.
In momenti come questo sembra che nulla sia rimasto degli sforzi fatti, del cammino percorso per arrivare fin qui, di un briciolo di armonia che prima esisteva e poi pensi che l'unica cosa da fare è archiviare l'accaduto, cercare col lumicino quel bene che c'è stato e ricominciare da capo.
Ieri invece è stata una giornata molto intensa, ma migliore. Avevamo un incontro che ci impegnava in oratorio e ci siamo fermati per pranzo. I bambini hanno giocato con altri bambini e quando, intorno alle 14, siamo rientrati, loro si sono fermati da amici.
Ho steso le maglie della squadra di calcio di Lele che, per il passaggio del turno, dovevo lavare e stirato un po'. Prima delle 16 siamo di nuovo usciti per riprendere almeno Davide e con lui partecipare a un compleanno di nuovo in oratorio.
La sera eravamo sfiniti, ma contenti.
Il sabato pomeriggio ho cucinato preparando i tipici dolcetti dei morti e delle lasagne il tutto con la presenza di Elisa che con un cucchiaio da minestra staccava pezzetti dalla pasta per mangiarseli, mentre tentavo di stenderla con il matterello.
Da quando ha avuto il raffreddore non son più riuscita a darle orari regolari e questo sta creando qualche problema, ma andiamo avanti.
Per il momento meglio aggiornarsi a domani se pigrizia o stanchezza non l'avranno vinta, come ultimamente spesso accade, sulla mia volontà.
Buona notte naviganti
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la mamma
lunedì 31 ottobre 2011
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