Molto si stupiscono quando mi capita di raccontare che in casa nostra produciamo la birra artigianale (vedi i Post contenenti la parola "domozimurgo") e di solito la domanda che mi sento rivolgere è sempre la stessa: "ma come si fa la birra in casa?".
Ora, lungi da me scrivere un "trattato" sull' Homebrewing (l'arte di produrre la birra in casa), per questo in rete sono disponibili parecchie guide pratiche molto complete e sicuramente scritte da persone più autorevoli di me.
Il tentativo in questo mio Post è quello di raccontarvi, senza tante pretese, come ho passato la prima parte della mattina di Sabato scorso (dalle 7:30 circa fino alle 9:00) alle prese con la preparazione della nostra terza produzione di birra artigianale.
Prima di tutto è importante SANIFICARE tutto gli strumenti che verranno a contatto con il mosto (così viene chiamato il preparato di malto, ovviamente prima che diventi birra) con una soluzione di acqua e potassio metabisolfito. La pulizia è importante per evitare di introdurre batteri che potrebbero rovinare la fermentazione della nostra bevanda.
Passo successivo è quello di far intiepidire a bagnomaria la latta contenente il composto di malto e luppolo (acquistabile in Internet dai siti specializzati) e contemporaneamente portare ad ebollizione circa 2,5-3 litri di acqua.
Nel frattempo dobbiamo pesare il "combustibile" per i lieviti che aggiungeremo al termine. Questa volta ho optato per 450gr di malto e 550gr di zucchero bianco.
Una volta che l'acqua bolle, si spegne il fuoco e si riversa dentro il composto della latta e lo zucchero+malto.
Quando si è sciolto completamente lo zucchero+malto si deve procedere con il raffreddamento del composto (ho utilizzato allo scopo delle mattonelle refrigeranti)
Ultimo passaggio, mettere il mosto nel fustino per la fermentazione aggiungendo acqua fino a raggiungere i 23 litri indicati sulla confezione e aggiungere la bustina di lievito. Lasciare idratare per 15 minuti il lievito e mescolare con energia il tutto.
Come vedete la schiuma promette bene...
Chiudere con l'apposito tappo + gorgogliatore, riporre il fustino in cantina e attendere che i lieviti consumino gli zuccheri disciolti per produrre alcol e anidride carbonica.
Ecco fatto!
La prossima puntata è l'imbottigliamento e ci sarà da divertirsi... :-)
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il papà
martedì 11 ottobre 2011
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