Mi sento proprio bene e non avrei mai pensato di dirlo al termine di una giornata vorticosa come quella di oggi.
Sono iniziate le scuole e io ho passato gli ultimi giorni a etichettare quaderni, pennarelli, pastelli, matite, temperini, qualsiasi cosa passerà nella mani dei miei figli per i prossimi nove mesi è, da quest'anno, moltiplicato per due.
Sono serena e fiduciosa riguardo il futuro nostro e dei nostri bambini, ma il caldo ancora soffocante e l'energia che stiamo spendendo "per ingranare" mi hanno veramente sfinita.
La giornata è iniziata davvero molto presto, dopo una domenica trascorsa quasi interamente fuori casa. Siamo stati a pranzo da mio fratello e poi a cena da amici. Non è stato possibile passare nemmeno la serata in tranquillità, come avrei desiderato, per preparare lo spirito all'apertura delle scuole.
Tutti eravamo un po' agitati e ognuno di noi ha manifestato a suo modo il proprio stato d'animo. I bambini in particolare, nonostante la stanchezza accumulata ieri, erano svegli già alle 7. Svegli e ciarlieri già di primo mattino, tanto è vero che con Maurizio, rimasto a casa su mia richiesta per l'occasione, con difficoltà siamo riusciti a recitare le lodi.
Dopodiché la macchina delle attività previste fino a sera si è messa in moto. Siamo stati a portare a scuola Lele che inizia ormai il suo ultimo anno alle elementari. L'abbiamo accompagnato in classe come consuetudine il primo giorno e le maestre, dopo i saluti, ci hanno brevemente aggiornati circa le novità.
Uscendo e percorrendo il tragitto a piedi per tornare a casa ci siamo fermati in banca ad acquistare quattro blocchetti di buoni mensa e per le 9.30, puntuali con il programma, eravamo nel cortile della scuola di Davide dov'era stata organizzata una bellissima festa d'inizio anno con tutti gli alunni, il corpo docente, la dirigenza e le autorità.
L'hanno denominata "Festa delle bandiere" e a nostro avviso è stato un bel modo di accogliere i bambini. Davide era sereno, in parte ansioso di iniziare e di entrare in classe e in parte intimorito da ciò che lo attendeva.
Quando ce ne siamo andati, dopo che anche le sue maestre hanno distribuito a loro volta modulistica e informazioni dandoci poi appuntamento per una riunione nel pomeriggio, ci ha salutati con un bel sorriso.
Siamo risaliti in macchina nonostante il caldo e le proteste di Elisa un po' stranita per quel che le accadeva intorno e per essere stata buttata già dal letto in anticipo rispetto al suo solito e siamo passati in municipio per la richiesta di un certificato occorrente per l'iscrizione di Emanuele a calcio.
Di nuovo a casa ho preparato la tovaglia per il pranzo, predisposto la pentola con l'acqua per la pasta sul fornello, fatto i letti, mi sono lavata e cambiata la maglietta e poi via di nuovo a riprendere il nostro remigino la cui uscita era prevista per le 12.
Non appena ci ha visti ha esclamato a gran voce, provocando una risata in tutti i presenti: "Oggi non ho fatto proprio un bel niente!".
E questo credo sia il ricordo più sincero dell'intera giornata che conserverò nella memoria.
A casa di nuovo, preparando pasta e poi le freselle, abbiamo atteso che papà rientrasse con Emanuele. Il suo istituto, essendo più vicino, permette che lo si vada a prendere più facilmente a piedi, anche per evitare di impazzire cercando un parcheggio!
Dopo pranzo Maurizio è stato di nuovo in banca per questioni a cui non si riesce mai a dedicare tempo, Elisa ha dormito, Lele e Davide han guardato un po' i cartoni e io ho proseguito col preparare il materiale scolastico.
Per le quattro abbiamo accompagnato i bambini dalla nonna e siamo stati di nuovo alla scuola di Davide per la riunione di inizio anno in cui vengono fornite tutte le informazioni organizzative. Siamo usciti storditi più che mai dalla stanchezza e dal gran caldo e, approfittando della gentilezza della nonna, abbiamo terminato di acquistare copertine e l'occorrente ancora mancante.
Forse c'è stato del nervosismo di troppo in tanta concitazione e avremmo potuto o dovuto goderci di più il momento, ma davvero meglio di così non avremmo potuto fare e la serenità che avverto ora mi rassicura molto circa il fatto di aver vissuto questa giornata irripetibile al meglio.
Spero proprio che sia un buon anno scolastico per i nostri bambini e per tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti nella scuola.
Ora, essendo terminato il tempo estivo, quasi sicuramente non riucirò più a scrivere post al mattino, e dovrò ritornare all'attività serale, per cui torno ad augurare a tutti voi, miei naviganti, una buona notte.
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la mamma
lunedì 12 settembre 2011
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