Non so più se stiamo navigando per l'Oceano sconfinato, o per il lago di lacrime che Davide versa ogni mattina che sa di dover rimanere a scuola fino alle 16.30.
Non ha fatto eccezione nemmeno questa mattina e la cosa è stata aggravata dal fatto che sua sorella piangeva dall'altra parte per non voler rimanere con la adoratissima vicina di casa.
Lele è uscito a prendere il pulmino cinque minuti prima del solito perché non sopportava il piagnisteo di suo fratello e minimizzava tutto.
Quando sono passata dalla fermata con Davide, che un po' si stava calmando perché lo stavo facendo giocare a indovinare l'iniziale delle parole, se n'era già andato.
Alle 8.30 il mio primino è stato inghiottito dalla portineria della scuola gremita di bambini vocianti mano nella mano al miglior amico di Emanuele, che per la seconda mattina di seguito si è mostrato davvero gentile, e l'ho ritrovato all'uscita con un sorriso smagliante stampato sul volto.
Era stato gratificato dalla maestra per aver portato a termine tutto il lavoro e a cena ci ha cantato la compilation delle canzoni imparate in questi giorni dimostrando di avere una memoria da elefante.
Ha già portato a casa i quaderni un paio di volte e ieri ha letto gruppi di vocali per compito come uno studente consumato.
La giornata, comunque, è prosegita per il meglio. Il sole era ancora estivo e la cosa ha contribuito a tener su il morale.
Siamo stati dalla nonna per il consueto giovedì. Elisa ha dormito purtroppo poco, ma nonostante questo sono riuscia a stirare la cesta di panni che mi son portata nel bagagliaio dell'auto assieme alla borsa dei pannolini e alla sacca con il cambio per Lele che in serata avrebbe avuto gli allenamenti.
Elisa... passerei ogni minto a fotografarla per le cose strane che fa con quell'espressione a metà fra il furbo e il compiaciuto! L'altro giorno, mentre sfaccendavo, s'è sistemata sul letto di Davide. S'è coperta le gambe col lenzuolo, s'è sdraiata con la testa ben appoggiata al cuscino e in questa posizione ha iniziato a sfogliare un libretto.
Oggi ho avto l'occasione di vedere per un poco le mie nipotine e mia cognata e di scambiare quattro chiacchiere con mia mamma.
Domani è venerdì e il fine settimana non si preannuncia male. Riprenderà la catechesi per i ragazzi, Davide vivrà un seconda prima volta e noi avremo il primo incontro del grppo famiglie, ma sono appuntamenti quasi desiderabili.
Forse riuscirò anche a vedere i miei fratelli, ma per ora...
buona notte naviganti
---
la mamma
giovedì 29 settembre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
Lo scudo medievale (2)
Mostrando il nostro Blog a dei nostri amici, mi sono accorto di non aver ancora pubblicato un Post riguardante il secondo scudo medievale di nostra produzione (dall'idea del disegno alla realizzazione).
Tutto ha avuto inizio parecchi mesi fa, quando ho chiesto al mio secondogenito Davide di scegliere un tema per il suo nuovo scudo. Come al solito ci siamo messi davanti al portatile connesso ad Internet ed abbiamo cercato qualche immagine che ci potesse ispirare.
Davide ha scelto uno stemma araldico con un leone rampante che si prestava bene ad essere trasformato anche in uno scudo.
Abbiamo quindi recuperato il materiale necessario (legno compensato, colori acrilici, etc.) ed abbiamo iniziato con tanta calma a progettare e a pensare le migliori tecniche da utilizzare per la sua realizzazione.
Davide ha partecipato a colorare parti dello scudo e devo dire che ha seguito tutte le fasi della lavorazione, tanto che appena tornavo a casa mi chiedeva a che punto fosse il suo scudo :-)
Abbiamo creato il profilo per renderlo simile ad un vero scudo (abbiamo anche aggiunto nella punta inferiore una conchiglia per abbellirlo ulteriormente), aggiunto delle cinghe posteriormente per garantirne la presa ed ecco fatto!
Lascio a voi giudicare il risultato...
Alla prossima (abbiamo già in cantiere una spada medievale).
---
il papà
Tutto ha avuto inizio parecchi mesi fa, quando ho chiesto al mio secondogenito Davide di scegliere un tema per il suo nuovo scudo. Come al solito ci siamo messi davanti al portatile connesso ad Internet ed abbiamo cercato qualche immagine che ci potesse ispirare.
Davide ha scelto uno stemma araldico con un leone rampante che si prestava bene ad essere trasformato anche in uno scudo.
Abbiamo quindi recuperato il materiale necessario (legno compensato, colori acrilici, etc.) ed abbiamo iniziato con tanta calma a progettare e a pensare le migliori tecniche da utilizzare per la sua realizzazione.
Davide ha partecipato a colorare parti dello scudo e devo dire che ha seguito tutte le fasi della lavorazione, tanto che appena tornavo a casa mi chiedeva a che punto fosse il suo scudo :-)
Abbiamo creato il profilo per renderlo simile ad un vero scudo (abbiamo anche aggiunto nella punta inferiore una conchiglia per abbellirlo ulteriormente), aggiunto delle cinghe posteriormente per garantirne la presa ed ecco fatto!
Lascio a voi giudicare il risultato...
Alla prossima (abbiamo già in cantiere una spada medievale).
---
il papà
martedì 27 settembre 2011
Quasi ci siamo riusciti a navigare.
Ieri, complice la splendida giornata di sole ancora estivo, siamo stati a trovare una coppia di amici di lunga data che ha scelto di vivere poco distante dalle rive del Lago di Garda.
Essendo riusciti ad incastrare diverse incombenze durante il sabato, siamo partiti intorno alle 9.30 per arrivare alle 11.
Lungo la strada non abbiamo incontrato traffico e il viaggio è filato via liscio. Elisa ha schiacciato un pisolino e Davide e Lele hanno ammazzato il tempo ascoltando musica. Anche Maurizio ed io abbiamo un po' approfittato dell'occasione per chiacchierare tra noi.
Non appena arrivati siamo stati accolti dall'abbaiare dei cagnolini di questi nostri amici e non so come, i nostri bambini hanno subito socializzato con loro e col dondolo posizionato sotto un bel pergolato.
I saluti, l'aperativo, i primi scambi di battute, una sosta obbligatoria al bagno e poi siamo saliti su un'altura dalla quale si godeva la vista sul Lago. C'era il tavolo, ma non le panchine così abbiamo apparecchiato con tutto ciò che c'eravamo portati dalle rispettive abitazioni e ci siamo arrangiati a mangiare un po' in piedi, un po' seduti sull'erba.
Poi siamo saliti in cima alla rocca percorrendo una passatoia a strapiombo sull'acqua, ma la vista era mozzafiato.
Dato che il caldo era a dir poco fastidioso siamo scesi a riva e i bambini hanno potuto bagnarsi i piedi e tirar sassi nell'acqua mentre noi, seduti sulla ghiaia, ci siamo confrontati su diversi temi.
Quando il pomeriggio volgeva ormai al termine abbiamo dovuto interrompere i giochi di Davide che in perfetta autonomia aveva stretto amicizia con un suo omonimo e altri bambini e nemmeno si sognava di venirci a cercare.
Siamo tornati a casa loro e abbiamo terminato di mangiare gli avanzi del pranzo in perfetta armonia gli uni con gli altri.
Davvero, non ce ne saremmo più andati.
Un po' di traffico al ritorno ma per le 22 i bambini erano tutti a letto.
Questa mattina... sorpresa! crisi di pianto di Davide che non voleva andare a scuola. Non ha smesso di piangere per tutto il tragitto e una volta arrivati a destinazione ha dovuto venirci incontro la bidella perché non riuscivo a staccarlo da me.
eh! adesso la nostra serie tv è finita e non mi resta che augurare a tutti voi buona notte.
---
la mamma
Ieri, complice la splendida giornata di sole ancora estivo, siamo stati a trovare una coppia di amici di lunga data che ha scelto di vivere poco distante dalle rive del Lago di Garda.
Essendo riusciti ad incastrare diverse incombenze durante il sabato, siamo partiti intorno alle 9.30 per arrivare alle 11.
Lungo la strada non abbiamo incontrato traffico e il viaggio è filato via liscio. Elisa ha schiacciato un pisolino e Davide e Lele hanno ammazzato il tempo ascoltando musica. Anche Maurizio ed io abbiamo un po' approfittato dell'occasione per chiacchierare tra noi.
Non appena arrivati siamo stati accolti dall'abbaiare dei cagnolini di questi nostri amici e non so come, i nostri bambini hanno subito socializzato con loro e col dondolo posizionato sotto un bel pergolato.
I saluti, l'aperativo, i primi scambi di battute, una sosta obbligatoria al bagno e poi siamo saliti su un'altura dalla quale si godeva la vista sul Lago. C'era il tavolo, ma non le panchine così abbiamo apparecchiato con tutto ciò che c'eravamo portati dalle rispettive abitazioni e ci siamo arrangiati a mangiare un po' in piedi, un po' seduti sull'erba.
Elisa, comodamente seduta sul suo passeggino, ha onorato la cucina mangiando più del consueto.
Poi siamo saliti in cima alla rocca percorrendo una passatoia a strapiombo sull'acqua, ma la vista era mozzafiato.
Dato che il caldo era a dir poco fastidioso siamo scesi a riva e i bambini hanno potuto bagnarsi i piedi e tirar sassi nell'acqua mentre noi, seduti sulla ghiaia, ci siamo confrontati su diversi temi.
Quando il pomeriggio volgeva ormai al termine abbiamo dovuto interrompere i giochi di Davide che in perfetta autonomia aveva stretto amicizia con un suo omonimo e altri bambini e nemmeno si sognava di venirci a cercare.
Siamo tornati a casa loro e abbiamo terminato di mangiare gli avanzi del pranzo in perfetta armonia gli uni con gli altri.
Davvero, non ce ne saremmo più andati.
Un po' di traffico al ritorno ma per le 22 i bambini erano tutti a letto.
Questa mattina... sorpresa! crisi di pianto di Davide che non voleva andare a scuola. Non ha smesso di piangere per tutto il tragitto e una volta arrivati a destinazione ha dovuto venirci incontro la bidella perché non riuscivo a staccarlo da me.
eh! adesso la nostra serie tv è finita e non mi resta che augurare a tutti voi buona notte.
---
la mamma
mercoledì 21 settembre 2011
Sono già diversi giorni che non scrivo, e mi piacerebbe davvero tornare ad essere più costante.
L'inizio delle scuole ha portato con sé tante novità e pian piano stanno riprendendo anche le attività parrocchiali, ragion per cui su più fronti si organizzano riunioni per la programmazione.
Elisa però, credo a causa del cambio di stagione, non ci sta lasciando molto tranquilli. Nonostante stia bene in salute, durante la notte si sveglia piangendo e la mattina scende in cucina con noi alle sette.
Questo è un vantaggio perché quando rientro dopo aver accompagnato Davide sono già pronta per le attività domestiche, ma non riesco più a trovare uno spazio di preghiera personale e la cosa comincia a mancarmi.
Se solo tento di recuperare la piccola mi si arrampica in braccio rendendo impossibile ogni tentativo di raccogliemento e quindi ripiego sul rosario appena possibile.
Davide racconta sempre molto di ciò che fa a scuola. Stanno imparando le vocali e già iniziano a scrivere, copiando dalla lavagna, le prime parole. Sembra molto interessato. Mentre percorriamo il tragitto casa - scuola gioca a indovinare l'iniziale delle parole e quando esce, nonostante sia contento, mi dice di aver fatto un bel po' di fatica.
Il suo problema è la resistenza. Quando ci sono schede da colorare difficilmente le porta a termine, proprio come accadeva all'asilo, ma la scuola è la scuola. Qualche volta ci ha confidato che è scappata pure qualche lacrimuccia, anche se la maestra non l'ha ripreso.
A tavola abbiamo affrontato nuovamente il discorso alla presenza del papà, cominciando dal mettere in risalto le positività, come il fatto che con un po' di sforzo riesce a vincersi e ad alzarsi dal letto per tempo la mattina. Davvero notevole per un bambino che ama dormire.
Così ho cercato di fargli capire che come al mattino riusciva a vincere nella gara tra sé stesso e la fatica, così poteva essere anche a scuola.
Mentre camminiamo cerco sempre di incoraggiarlo, dicendogli che è davvero un bravo scolaro e che se continua così riuscirà sicuramente a realizzare il suo sogno di diventare dentista.
Ha proprio bisogno di un'iniezione di fiducia, anche per superare la malinconia che ogni tanto lo prende dopo avermi lasciato.
Emanuele invece ieri è tornato a pranzo con un compagno di classe ed è stato un piacere ospitarlo. Credo sia davvero una buona compagnia per lui, l'ho sentito ridere e divertirsi in modo sano e sembra che anche i compiti in due siano stati fatti meglio e un po' più rapidamente.
Spero proprio di ripetere presto l'esperienza. Continua anche a giocare a pallone e per il momento il divertimento sembra assicurato. E' quello che volevo, un momento in cui potesse rilassarsi e divertirsi senza pensare ad altro.
Questa mattina intanto è uscito arrabbiato. Conta i cereali come Zio Paperone conta i dollari e si arrabbia se i suoi fratelli né consumano più di una certa quantità, accampando la scusa di un costo eccessivo.
E' proprio strana questa cosa, ma io comincio a pensare che sia legato a qualche ricordo delle vacanze di Assisi del quale è geloso e nemmeno lui sia stato ancora capace di vedere chiaro nelle proprie emozioni.
Ne parlerò con Maurizio e vedremo di aiutare anche lui.
Forse domenica avremo la possibilità di andare a trovare una coppia di amici. Vedremo se il sole e le temperature ci assisteranno....
A presto naviganti
---
la mamma
L'inizio delle scuole ha portato con sé tante novità e pian piano stanno riprendendo anche le attività parrocchiali, ragion per cui su più fronti si organizzano riunioni per la programmazione.
Elisa però, credo a causa del cambio di stagione, non ci sta lasciando molto tranquilli. Nonostante stia bene in salute, durante la notte si sveglia piangendo e la mattina scende in cucina con noi alle sette.
Questo è un vantaggio perché quando rientro dopo aver accompagnato Davide sono già pronta per le attività domestiche, ma non riesco più a trovare uno spazio di preghiera personale e la cosa comincia a mancarmi.
Se solo tento di recuperare la piccola mi si arrampica in braccio rendendo impossibile ogni tentativo di raccogliemento e quindi ripiego sul rosario appena possibile.
Davide racconta sempre molto di ciò che fa a scuola. Stanno imparando le vocali e già iniziano a scrivere, copiando dalla lavagna, le prime parole. Sembra molto interessato. Mentre percorriamo il tragitto casa - scuola gioca a indovinare l'iniziale delle parole e quando esce, nonostante sia contento, mi dice di aver fatto un bel po' di fatica.
Il suo problema è la resistenza. Quando ci sono schede da colorare difficilmente le porta a termine, proprio come accadeva all'asilo, ma la scuola è la scuola. Qualche volta ci ha confidato che è scappata pure qualche lacrimuccia, anche se la maestra non l'ha ripreso.
A tavola abbiamo affrontato nuovamente il discorso alla presenza del papà, cominciando dal mettere in risalto le positività, come il fatto che con un po' di sforzo riesce a vincersi e ad alzarsi dal letto per tempo la mattina. Davvero notevole per un bambino che ama dormire.
Così ho cercato di fargli capire che come al mattino riusciva a vincere nella gara tra sé stesso e la fatica, così poteva essere anche a scuola.
Mentre camminiamo cerco sempre di incoraggiarlo, dicendogli che è davvero un bravo scolaro e che se continua così riuscirà sicuramente a realizzare il suo sogno di diventare dentista.
Ha proprio bisogno di un'iniezione di fiducia, anche per superare la malinconia che ogni tanto lo prende dopo avermi lasciato.
Emanuele invece ieri è tornato a pranzo con un compagno di classe ed è stato un piacere ospitarlo. Credo sia davvero una buona compagnia per lui, l'ho sentito ridere e divertirsi in modo sano e sembra che anche i compiti in due siano stati fatti meglio e un po' più rapidamente.
Spero proprio di ripetere presto l'esperienza. Continua anche a giocare a pallone e per il momento il divertimento sembra assicurato. E' quello che volevo, un momento in cui potesse rilassarsi e divertirsi senza pensare ad altro.
Questa mattina intanto è uscito arrabbiato. Conta i cereali come Zio Paperone conta i dollari e si arrabbia se i suoi fratelli né consumano più di una certa quantità, accampando la scusa di un costo eccessivo.
E' proprio strana questa cosa, ma io comincio a pensare che sia legato a qualche ricordo delle vacanze di Assisi del quale è geloso e nemmeno lui sia stato ancora capace di vedere chiaro nelle proprie emozioni.
Ne parlerò con Maurizio e vedremo di aiutare anche lui.
Forse domenica avremo la possibilità di andare a trovare una coppia di amici. Vedremo se il sole e le temperature ci assisteranno....
A presto naviganti
---
la mamma
venerdì 16 settembre 2011
Con oggi è finita la prima settimana di scuola e sulle vele del vascello soffia più che mai il vento delle novità.
Davide è come se stesse lentamente decollando e ogni giorno torna contento, carico di tanti nuovi racconti che poi dispensa quasi centellinandoli fino all'ora di cena, momento in cui dà il meglio di sé.
Racconta dei giochi che le maestre si inventano per insegnargli le vocali, le elenca, è già pronto ad andare da un compagno nuovo a giocare, colora schede e le matite sono sempre in bell'ordine nell'astuccio (novità assoluta per noi!) e soprattutto esclama: "E' proprio bella questa scuola!".
Anche per me è proprio bello vivere questa avventura accanto a lui e partecipare delle sue emozioni. E' anche bello poterlo accompagnare e andare a riprenderlo. Sembra che l'organizzazione che ho architettato, alternando viaggi a piedi e in macchina, stia in piedi, almeno per ora che ancora non fa freddo e comunque finché anche lui non sarà pronto per prendere il pulmino con suo fratello.
Ogni mattina ci sono mamme con cui scambiare quattro sane chiacchiere prima di iniziare con la solita routine.
Anche Lele ha già iniziato, ma il suo decollo è stato un po' più rapido. Essendo all'ultimo anno della scuola elementare le maestre già hanno iniziato ad assegnargli pagine di ripasso dai testi dell'anno precedente.
La novità che lo riguarda è che ha inizato gli allenamenti di calcio, sport che ha scelto in sostituzione del judo. Torna stanco, ma contento e dicendo di essersi divertito e l'ambiente sembra proprio buono.
Domenica verrà celebrata una Messa in oratorio per tutta la società sportiva. Ci si fermerà a pranzo e nel pomeriggio sono programmate delle partite.
Ammetto che sono stata sempre molto restia a questo genere di sport per gli aspetti di competitività spinti all'eccesso e per gli impegni che comporta. Allenamenti due volte la settimana e poi al sabato partita. Gli orari però sembrano decenti. I giorni previsti combaciano con quelli in cui torna per pranzo, così, se si impegna, riesce a gestire anche lo studio e quando rientra sono le 19.30 e non le 20.30. Il che significa che riusciamo a mettere tutti a letto per tempo.
Elisa... è sempre Elisa. Vorrei riuscire a toglierle il pannolino e non sarebbe neppure cosa ardua se solo riuscissi a rimanere in casa per una settimana per poter essere costante.
Altre cose poi si sono messe in mezzo questa settimana, riguardano incontri con tante persone diverse, ma non riesco a raccontare tutto per cui per ora..
Buona notte e, nel caso non riuscissi più a scrivere, buon fine settimana.
---
la mamma
Davide è come se stesse lentamente decollando e ogni giorno torna contento, carico di tanti nuovi racconti che poi dispensa quasi centellinandoli fino all'ora di cena, momento in cui dà il meglio di sé.
Racconta dei giochi che le maestre si inventano per insegnargli le vocali, le elenca, è già pronto ad andare da un compagno nuovo a giocare, colora schede e le matite sono sempre in bell'ordine nell'astuccio (novità assoluta per noi!) e soprattutto esclama: "E' proprio bella questa scuola!".
Anche per me è proprio bello vivere questa avventura accanto a lui e partecipare delle sue emozioni. E' anche bello poterlo accompagnare e andare a riprenderlo. Sembra che l'organizzazione che ho architettato, alternando viaggi a piedi e in macchina, stia in piedi, almeno per ora che ancora non fa freddo e comunque finché anche lui non sarà pronto per prendere il pulmino con suo fratello.
Ogni mattina ci sono mamme con cui scambiare quattro sane chiacchiere prima di iniziare con la solita routine.
Anche Lele ha già iniziato, ma il suo decollo è stato un po' più rapido. Essendo all'ultimo anno della scuola elementare le maestre già hanno iniziato ad assegnargli pagine di ripasso dai testi dell'anno precedente.
La novità che lo riguarda è che ha inizato gli allenamenti di calcio, sport che ha scelto in sostituzione del judo. Torna stanco, ma contento e dicendo di essersi divertito e l'ambiente sembra proprio buono.
Domenica verrà celebrata una Messa in oratorio per tutta la società sportiva. Ci si fermerà a pranzo e nel pomeriggio sono programmate delle partite.
Ammetto che sono stata sempre molto restia a questo genere di sport per gli aspetti di competitività spinti all'eccesso e per gli impegni che comporta. Allenamenti due volte la settimana e poi al sabato partita. Gli orari però sembrano decenti. I giorni previsti combaciano con quelli in cui torna per pranzo, così, se si impegna, riesce a gestire anche lo studio e quando rientra sono le 19.30 e non le 20.30. Il che significa che riusciamo a mettere tutti a letto per tempo.
Elisa... è sempre Elisa. Vorrei riuscire a toglierle il pannolino e non sarebbe neppure cosa ardua se solo riuscissi a rimanere in casa per una settimana per poter essere costante.
Altre cose poi si sono messe in mezzo questa settimana, riguardano incontri con tante persone diverse, ma non riesco a raccontare tutto per cui per ora..
Buona notte e, nel caso non riuscissi più a scrivere, buon fine settimana.
---
la mamma
lunedì 12 settembre 2011
Mi sento proprio bene e non avrei mai pensato di dirlo al termine di una giornata vorticosa come quella di oggi.
Sono iniziate le scuole e io ho passato gli ultimi giorni a etichettare quaderni, pennarelli, pastelli, matite, temperini, qualsiasi cosa passerà nella mani dei miei figli per i prossimi nove mesi è, da quest'anno, moltiplicato per due.
Sono serena e fiduciosa riguardo il futuro nostro e dei nostri bambini, ma il caldo ancora soffocante e l'energia che stiamo spendendo "per ingranare" mi hanno veramente sfinita.
La giornata è iniziata davvero molto presto, dopo una domenica trascorsa quasi interamente fuori casa. Siamo stati a pranzo da mio fratello e poi a cena da amici. Non è stato possibile passare nemmeno la serata in tranquillità, come avrei desiderato, per preparare lo spirito all'apertura delle scuole.
Tutti eravamo un po' agitati e ognuno di noi ha manifestato a suo modo il proprio stato d'animo. I bambini in particolare, nonostante la stanchezza accumulata ieri, erano svegli già alle 7. Svegli e ciarlieri già di primo mattino, tanto è vero che con Maurizio, rimasto a casa su mia richiesta per l'occasione, con difficoltà siamo riusciti a recitare le lodi.
Dopodiché la macchina delle attività previste fino a sera si è messa in moto. Siamo stati a portare a scuola Lele che inizia ormai il suo ultimo anno alle elementari. L'abbiamo accompagnato in classe come consuetudine il primo giorno e le maestre, dopo i saluti, ci hanno brevemente aggiornati circa le novità.
Uscendo e percorrendo il tragitto a piedi per tornare a casa ci siamo fermati in banca ad acquistare quattro blocchetti di buoni mensa e per le 9.30, puntuali con il programma, eravamo nel cortile della scuola di Davide dov'era stata organizzata una bellissima festa d'inizio anno con tutti gli alunni, il corpo docente, la dirigenza e le autorità.
L'hanno denominata "Festa delle bandiere" e a nostro avviso è stato un bel modo di accogliere i bambini. Davide era sereno, in parte ansioso di iniziare e di entrare in classe e in parte intimorito da ciò che lo attendeva.
Quando ce ne siamo andati, dopo che anche le sue maestre hanno distribuito a loro volta modulistica e informazioni dandoci poi appuntamento per una riunione nel pomeriggio, ci ha salutati con un bel sorriso.
Siamo risaliti in macchina nonostante il caldo e le proteste di Elisa un po' stranita per quel che le accadeva intorno e per essere stata buttata già dal letto in anticipo rispetto al suo solito e siamo passati in municipio per la richiesta di un certificato occorrente per l'iscrizione di Emanuele a calcio.
Di nuovo a casa ho preparato la tovaglia per il pranzo, predisposto la pentola con l'acqua per la pasta sul fornello, fatto i letti, mi sono lavata e cambiata la maglietta e poi via di nuovo a riprendere il nostro remigino la cui uscita era prevista per le 12.
Non appena ci ha visti ha esclamato a gran voce, provocando una risata in tutti i presenti: "Oggi non ho fatto proprio un bel niente!".
E questo credo sia il ricordo più sincero dell'intera giornata che conserverò nella memoria.
A casa di nuovo, preparando pasta e poi le freselle, abbiamo atteso che papà rientrasse con Emanuele. Il suo istituto, essendo più vicino, permette che lo si vada a prendere più facilmente a piedi, anche per evitare di impazzire cercando un parcheggio!
Dopo pranzo Maurizio è stato di nuovo in banca per questioni a cui non si riesce mai a dedicare tempo, Elisa ha dormito, Lele e Davide han guardato un po' i cartoni e io ho proseguito col preparare il materiale scolastico.
Per le quattro abbiamo accompagnato i bambini dalla nonna e siamo stati di nuovo alla scuola di Davide per la riunione di inizio anno in cui vengono fornite tutte le informazioni organizzative. Siamo usciti storditi più che mai dalla stanchezza e dal gran caldo e, approfittando della gentilezza della nonna, abbiamo terminato di acquistare copertine e l'occorrente ancora mancante.
Forse c'è stato del nervosismo di troppo in tanta concitazione e avremmo potuto o dovuto goderci di più il momento, ma davvero meglio di così non avremmo potuto fare e la serenità che avverto ora mi rassicura molto circa il fatto di aver vissuto questa giornata irripetibile al meglio.
Spero proprio che sia un buon anno scolastico per i nostri bambini e per tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti nella scuola.
Ora, essendo terminato il tempo estivo, quasi sicuramente non riucirò più a scrivere post al mattino, e dovrò ritornare all'attività serale, per cui torno ad augurare a tutti voi, miei naviganti, una buona notte.
---
la mamma
Sono iniziate le scuole e io ho passato gli ultimi giorni a etichettare quaderni, pennarelli, pastelli, matite, temperini, qualsiasi cosa passerà nella mani dei miei figli per i prossimi nove mesi è, da quest'anno, moltiplicato per due.
Sono serena e fiduciosa riguardo il futuro nostro e dei nostri bambini, ma il caldo ancora soffocante e l'energia che stiamo spendendo "per ingranare" mi hanno veramente sfinita.
La giornata è iniziata davvero molto presto, dopo una domenica trascorsa quasi interamente fuori casa. Siamo stati a pranzo da mio fratello e poi a cena da amici. Non è stato possibile passare nemmeno la serata in tranquillità, come avrei desiderato, per preparare lo spirito all'apertura delle scuole.
Tutti eravamo un po' agitati e ognuno di noi ha manifestato a suo modo il proprio stato d'animo. I bambini in particolare, nonostante la stanchezza accumulata ieri, erano svegli già alle 7. Svegli e ciarlieri già di primo mattino, tanto è vero che con Maurizio, rimasto a casa su mia richiesta per l'occasione, con difficoltà siamo riusciti a recitare le lodi.
Dopodiché la macchina delle attività previste fino a sera si è messa in moto. Siamo stati a portare a scuola Lele che inizia ormai il suo ultimo anno alle elementari. L'abbiamo accompagnato in classe come consuetudine il primo giorno e le maestre, dopo i saluti, ci hanno brevemente aggiornati circa le novità.
Uscendo e percorrendo il tragitto a piedi per tornare a casa ci siamo fermati in banca ad acquistare quattro blocchetti di buoni mensa e per le 9.30, puntuali con il programma, eravamo nel cortile della scuola di Davide dov'era stata organizzata una bellissima festa d'inizio anno con tutti gli alunni, il corpo docente, la dirigenza e le autorità.
L'hanno denominata "Festa delle bandiere" e a nostro avviso è stato un bel modo di accogliere i bambini. Davide era sereno, in parte ansioso di iniziare e di entrare in classe e in parte intimorito da ciò che lo attendeva.
Quando ce ne siamo andati, dopo che anche le sue maestre hanno distribuito a loro volta modulistica e informazioni dandoci poi appuntamento per una riunione nel pomeriggio, ci ha salutati con un bel sorriso.
Siamo risaliti in macchina nonostante il caldo e le proteste di Elisa un po' stranita per quel che le accadeva intorno e per essere stata buttata già dal letto in anticipo rispetto al suo solito e siamo passati in municipio per la richiesta di un certificato occorrente per l'iscrizione di Emanuele a calcio.
Di nuovo a casa ho preparato la tovaglia per il pranzo, predisposto la pentola con l'acqua per la pasta sul fornello, fatto i letti, mi sono lavata e cambiata la maglietta e poi via di nuovo a riprendere il nostro remigino la cui uscita era prevista per le 12.
Non appena ci ha visti ha esclamato a gran voce, provocando una risata in tutti i presenti: "Oggi non ho fatto proprio un bel niente!".
E questo credo sia il ricordo più sincero dell'intera giornata che conserverò nella memoria.
A casa di nuovo, preparando pasta e poi le freselle, abbiamo atteso che papà rientrasse con Emanuele. Il suo istituto, essendo più vicino, permette che lo si vada a prendere più facilmente a piedi, anche per evitare di impazzire cercando un parcheggio!
Dopo pranzo Maurizio è stato di nuovo in banca per questioni a cui non si riesce mai a dedicare tempo, Elisa ha dormito, Lele e Davide han guardato un po' i cartoni e io ho proseguito col preparare il materiale scolastico.
Per le quattro abbiamo accompagnato i bambini dalla nonna e siamo stati di nuovo alla scuola di Davide per la riunione di inizio anno in cui vengono fornite tutte le informazioni organizzative. Siamo usciti storditi più che mai dalla stanchezza e dal gran caldo e, approfittando della gentilezza della nonna, abbiamo terminato di acquistare copertine e l'occorrente ancora mancante.
Forse c'è stato del nervosismo di troppo in tanta concitazione e avremmo potuto o dovuto goderci di più il momento, ma davvero meglio di così non avremmo potuto fare e la serenità che avverto ora mi rassicura molto circa il fatto di aver vissuto questa giornata irripetibile al meglio.
Spero proprio che sia un buon anno scolastico per i nostri bambini e per tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti nella scuola.
Ora, essendo terminato il tempo estivo, quasi sicuramente non riucirò più a scrivere post al mattino, e dovrò ritornare all'attività serale, per cui torno ad augurare a tutti voi, miei naviganti, una buona notte.
---
la mamma
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