Sembra finalmente essersi stabilito il sereno sulla calotta di cielo che sovrasta le nostre teste.
Davvero non se ne poteva più dell'alternanza sole - acqua. La temperatura passava in modo pazzesco dai trenta ai quindici gradi, o forse qualcosa meno.
Così poteva capitare di uscire con maglioncino di cotone e giacca, oppure in maglietta e pantaloncini.
Anche nella mattinata di venerdì sarebbe dovuto piovere, ma per grazia di Dio così non è stato. La scuola elementare frequentata da Davide aveva organizzato l'annuale camminata ecologica fra campi e cascine, aperta a tutti, genitori, amici e parenti e sarebbe stato un peccato rimandarla.
Superando qualche titubanza (portare o meno Elisa, le solite cose da fare parecchie delle quali arretrate), ho deciso di partecipare portando con me anche la piccola.
Amo molto camminare e quindi ho approfittato di un'occasione che raramente mi si presenta. Arrivando a scuola ho anche avuto la possibilità di chiacchierare con un amico di vecchia data, e la cosa mi ha fatto piacere.
Elisa si è presto stufata di stare nel passeggino e dato che si ribellava ad ogni tentativo di tenerla per mano, ho dovuto percorrere qualche chilometro portandola in braccio. Accidenti!
Non mi sembra vero. Due settimane ancora e potremo archiviare anche quest'anno scolastico trascorso come sempre troppo velocemente.
Mi sembra ieri di aver accompagnato Davide in classe per la prima volta, e invece... era settembre ed ora ci apprestiamo già a lasciarci alle spalle il mese di maggio.
Tutta la settimana sarà impegnativa. Già domani, nel primo pomeriggio, dovrò assistere ad una recita sempre di Davide, mercoledì Lele andrà in gita, poi la festa dello sport con gare di atletica ecc. ecc. fino al fatidico 8 giugno.
I mesi di scuola sono davvero impegnativi non solo per i bambini, ma anche per gli adulti (solitamente i genitori) che li seguono ed io non faccio eccezione. Sento proprio il bisogno di riposarmi un po'.
I miei due maschi trascorreranno le prime cinque settimane di vacanza all'oratorio, dove organizzano attività di animazione sempre con intento educativo.
Sarà un po' più dura per la piccola che, non godendo della compagnia dei fratelli, rischia davvero di annoiarsi sola con me a casa. Magari le potrei gonfiare una piscina di gomma e farla divertire un po' così.
Sabato invece parteciperemo con altre coppie del gruppo parrocchiale al convegno mondiale delle famiglie e saremo a Bresso per la veglia con il Papa. Chi vivrà vedrà, sarebbe proprio il caso di dire...
Per il momento è tutto, ma se Elisa si addormenta in un orario consono, tornerò presto ad aggiornare il giornale.
Buona notte naviganti
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la mamma
lunedì 28 maggio 2012
martedì 15 maggio 2012
Ha quasi dell'incredibile che fossi già seduta sul divano ben un quarto d'ora prima delle 23 dopo la giornata che ho avuto!
Nonostante il tempo non si sia per nulla stabilizzato non è più possibile rimandare il cambio di stagione e ne sto facendo un'occasione di pulizia di armadi e ambienti. Ho terminato oggi la camera di Elisa, senza tralasciare di stirare, seguire Lele nello studio, preparare i pasti eccetera, eccetera... e alla fine è perfino saltato fuori, come un coniglio dal cilindro, un po' di tempo per portare i bambini al parco.
E' iniziato con le blusine da stirare, questo viaggio a bordo del vascello, quando ancora non erano suonate le 8 (recupero di un ritardo...) ed è terminata stirando le toppe sui Jeans di Davide per coprire i buchi e caricando la lavatrice. Erano all'incirca le 22.30.
Anche il lunedì non è stato dissimile, anzi, un po' più pesante se possibile, caricato da un mal di testa e da un po' di lavoro in più però... però...
Quando tutto è terminato, in ordine, a posto, quando so di aver dato tanto ho una sensazione di benessere e armonia davvero particolari.
Oggi me la sono davvero goduta la mezz'ora al parco a giocare coi bambini in mezzo all'erba e alla margherite, perché sentivo di essermela meritata.
Inizio con Elisa che butta tutto a soqquadro rallentando di fatto il lavoro e temendo d'incagliarmi in situazioni inconcludenti, ma tutto finisce bene ed è stupefacente.
Mentre stiravo, nel pomeriggio, proprio lei ha preso un paio di calzini dal tavolo sul quale li avevo appoggiati, si è tolta quelli che aveva addosso portandoli nel cesto dei panni sporchi e mi ha chiesto di aiutarla a indossarli.
Non so come, ma credo per via del suo cartone animato preferito, ha iniziato a chiamarmi: "Mammina!".
Terminato il cambio di stagione, spero proprio entro fine settimana, m'impegnerò a toglierle il pannolino.
Anche quella che sta per arrivare sarà una giornata fitta. Vorrei rimanere il più possibile dentro casa, ma dovrò passare per il mercato a prendere ciò che manca a completare il guardaroba di Elisa, dei pantaloni anche per i maschietti e anche un regalo per un compagno di Davide.
Nel pomeriggio, infatti, dovrò portarlo a una festa di compleanno ed è già tutto eccitato.
Adesso sarà meglio terminare, contenta di aver regalato a tutti voi l'aggiornamento del giornale.
Buona notte naviganti.
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la mamma
Nonostante il tempo non si sia per nulla stabilizzato non è più possibile rimandare il cambio di stagione e ne sto facendo un'occasione di pulizia di armadi e ambienti. Ho terminato oggi la camera di Elisa, senza tralasciare di stirare, seguire Lele nello studio, preparare i pasti eccetera, eccetera... e alla fine è perfino saltato fuori, come un coniglio dal cilindro, un po' di tempo per portare i bambini al parco.
E' iniziato con le blusine da stirare, questo viaggio a bordo del vascello, quando ancora non erano suonate le 8 (recupero di un ritardo...) ed è terminata stirando le toppe sui Jeans di Davide per coprire i buchi e caricando la lavatrice. Erano all'incirca le 22.30.
Anche il lunedì non è stato dissimile, anzi, un po' più pesante se possibile, caricato da un mal di testa e da un po' di lavoro in più però... però...
Quando tutto è terminato, in ordine, a posto, quando so di aver dato tanto ho una sensazione di benessere e armonia davvero particolari.
Oggi me la sono davvero goduta la mezz'ora al parco a giocare coi bambini in mezzo all'erba e alla margherite, perché sentivo di essermela meritata.
Inizio con Elisa che butta tutto a soqquadro rallentando di fatto il lavoro e temendo d'incagliarmi in situazioni inconcludenti, ma tutto finisce bene ed è stupefacente.
Mentre stiravo, nel pomeriggio, proprio lei ha preso un paio di calzini dal tavolo sul quale li avevo appoggiati, si è tolta quelli che aveva addosso portandoli nel cesto dei panni sporchi e mi ha chiesto di aiutarla a indossarli.
Non so come, ma credo per via del suo cartone animato preferito, ha iniziato a chiamarmi: "Mammina!".
Terminato il cambio di stagione, spero proprio entro fine settimana, m'impegnerò a toglierle il pannolino.
Anche quella che sta per arrivare sarà una giornata fitta. Vorrei rimanere il più possibile dentro casa, ma dovrò passare per il mercato a prendere ciò che manca a completare il guardaroba di Elisa, dei pantaloni anche per i maschietti e anche un regalo per un compagno di Davide.
Nel pomeriggio, infatti, dovrò portarlo a una festa di compleanno ed è già tutto eccitato.
Adesso sarà meglio terminare, contenta di aver regalato a tutti voi l'aggiornamento del giornale.
Buona notte naviganti.
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la mamma
martedì 8 maggio 2012
Altra giornata di combattimenti, ma non del tutto.
Arginare le tempeste è sfiancante e a volte sembra proprio di brancolare nel buio e... chiedo luce, soprattutto allo Spirito.
Mi chiedo perché con un figlio riesco ad essere la mamma che vorrei, nonostante non manchi la fatica educativa, e con l'altro riesco solo a tirar fuori il peggio di me.
Perché mi trasformo in ciò che non sono fino a non riconoscermi? Perché anche per le cose minime così tanta fatica? tanta che non riesco più a trovarne il senso?
Ieri abbiamo trascorso una bellissima serata a casa di amici. Era di passaggio un amico conosciuto in Germania e ci siamo riuniti per salutarlo e stare un po' insieme.
Grazie a Dio Maurizio conosce l'inglese quel tanto meglio di me che gli ha reso facile la comunicazione ed altri, che per lavoro o ragioni di studio lo usano, si sono aggregati alla conversazione.
Nostro malgrado non avevamo più riserve di birra della produzione propria e quindi non siamo riusciti a fargliene omaggio, cosa che avremmo veramente gradito.
Siamo rientrati tardi, soprattutto considerando che questa mattina Davide doveva andare a scuola. Solo lui perché Emanuele era a casa per via delle elezioni amministrative. Il suo istituto è sede di seggio.
Comunque sia mi sono trascinata dietro una buonissima sensazione, quella che si prova quando ci si è sentiti a proprio agio. Elisa si è addormentata fra le mie braccia che ancora non ci eravamo seduti a tavola. L'abbiamo adagiata sul divano e questo ci ha concesso di goderci la cena in tranquillità.
La mattinata di oggi è iniziata tutto sommato bene. Davide non ha pianto, come ieri, perché il fratello rimaneva a casa mentre lui andava a scuola. Tornando a casa ho iniziato le operazioni per la preparazione del pane e quando Lele mi ha raggiunta in cucina si è scaldato il latte da solo con qualche istruzione da parte mia. E' stato come riuscire a ingranare la marcia giusta. Sono riuscita a trattare mio figlio con i modi giusti.
Le cose si sono poi attorcigliate intorno a sé stesse il pomeriggio. Verso sera sono stata all'assemblea di classe di Davide. Tutto bene. E al ritorno le cose si sono ulteriormente voltate al peggio.
Perché dev'essere così?!
Confido nella sua capacità di recupero e intanto prego.
Adesso vado a prendere una pastiglia per la gola. La primavera mi sta buttando un po' a terra.
Buona notte naviganti
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la mamma
Arginare le tempeste è sfiancante e a volte sembra proprio di brancolare nel buio e... chiedo luce, soprattutto allo Spirito.
Mi chiedo perché con un figlio riesco ad essere la mamma che vorrei, nonostante non manchi la fatica educativa, e con l'altro riesco solo a tirar fuori il peggio di me.
Perché mi trasformo in ciò che non sono fino a non riconoscermi? Perché anche per le cose minime così tanta fatica? tanta che non riesco più a trovarne il senso?
Ieri abbiamo trascorso una bellissima serata a casa di amici. Era di passaggio un amico conosciuto in Germania e ci siamo riuniti per salutarlo e stare un po' insieme.
Grazie a Dio Maurizio conosce l'inglese quel tanto meglio di me che gli ha reso facile la comunicazione ed altri, che per lavoro o ragioni di studio lo usano, si sono aggregati alla conversazione.
Nostro malgrado non avevamo più riserve di birra della produzione propria e quindi non siamo riusciti a fargliene omaggio, cosa che avremmo veramente gradito.
Siamo rientrati tardi, soprattutto considerando che questa mattina Davide doveva andare a scuola. Solo lui perché Emanuele era a casa per via delle elezioni amministrative. Il suo istituto è sede di seggio.
Comunque sia mi sono trascinata dietro una buonissima sensazione, quella che si prova quando ci si è sentiti a proprio agio. Elisa si è addormentata fra le mie braccia che ancora non ci eravamo seduti a tavola. L'abbiamo adagiata sul divano e questo ci ha concesso di goderci la cena in tranquillità.
La mattinata di oggi è iniziata tutto sommato bene. Davide non ha pianto, come ieri, perché il fratello rimaneva a casa mentre lui andava a scuola. Tornando a casa ho iniziato le operazioni per la preparazione del pane e quando Lele mi ha raggiunta in cucina si è scaldato il latte da solo con qualche istruzione da parte mia. E' stato come riuscire a ingranare la marcia giusta. Sono riuscita a trattare mio figlio con i modi giusti.
Le cose si sono poi attorcigliate intorno a sé stesse il pomeriggio. Verso sera sono stata all'assemblea di classe di Davide. Tutto bene. E al ritorno le cose si sono ulteriormente voltate al peggio.
Perché dev'essere così?!
Confido nella sua capacità di recupero e intanto prego.
Adesso vado a prendere una pastiglia per la gola. La primavera mi sta buttando un po' a terra.
Buona notte naviganti
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la mamma
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