giovedì 29 aprile 2010

Finalmente un diario di bordo. Da un po’ quest’idea mi gironzolava per la testa ed ora, con un colpo di reni violento dato alla mia stanchezza, quasi cronica in questo periodo, sono qui per realizzarla.Mi sento bene come se quest’idea fosse una profonda ispirazione dello Spirito, suo il vento che gonfia le vele di questo vascello, il vascello della mia splendida famiglia, sue le parole dettate al mio cuore perché qualcosa rimanga.

… e come è cambiata la mia vita, come sta cambiando la vita di tutti noi! Oggi leggevo su una rivista mensile, “Noi Genitori e Figli”, del frustrato desiderio di maternità e paternità degli italiani, che vorrebbero più di un figlio, e che con rammarico si fermano a uno o due, per mancanza di risorse a volte umane a volte materiali.

E io? Mi chiedevo. Che fine a fatto il mio rapporto con i desideri del mio cuore? Esistono ancora in me dei desideri? Quali? Che forza hanno?

Mi sono fermata, tra le voci dei bambini, i miei figli, che si rincorrevano nel cortile della nonna materna giocando a nascondino, e, come ero solita fare un tempo, mi sono guardata dentro e ho visto. Ho visto qualcosa di assolutamente inaspettato.

Neanche le briciole sono rimaste dei miei desideri di un tempo, quelli di quando non ero madre, non ero moglie. Io desidero essere madre, lo sento. Il mio desiderio di maternità però, non è nato, prima dei miei figli, è nato con i miei figli. Il mio desiderio di famiglia nasce e si chiarisce e prende forza nel frattempo che con mio marito costruiamo la nostra famiglia.

Proverò a raccontarla, questa famiglia, e servirà a me, prima ancora che a coloro che leggeranno, forse, questi scritti.

Buona navigazione, lo Spirito del Padre possa essere sempre la nostra luminosa stella polare.

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la mamma

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